Gli ice wine sono vini di alta qualità perfetti per stupire i tuoi ospiti con una bottiglia ricercata e interessante. Vediamo come si producono e i migliori piatti a cui abbinarli.
Origine degli Ice Wine
Gli ice wine, o eiswein, nascono nel XVIII secolo quasi per caso a Würzburg, in Germania. Per recuperare un raccolto di uve congelate, si decise di pigiarle, ottenendo un succo molto concentrato. Successivamente, l’enologo tedesco Hans Georg Ambrosi migliorò la tecnica di produzione, rendendo la Germania molto famosa per questa tipologia di vini.
Oggi, oltre alla Germania, anche il Canada è un grande produttore di ice wine, grazie alle condizioni climatiche della Penisola di Niagara. Anche l’Austria e il Giappone sono tra i maggiori Paesi produttori.
In Italia, la sua produzione è diffusa in Alto Adige e soprattutto in Valle d’Aosta. In particolare, in Valle d’Aosta si usa il Prié Blanc, un vitigno che cresce nella zona di Morgex e La Salle (a 1200 m). Si tratta dell’unico vitigno in Europa capace di resistere alle condizioni estreme di queste altitudini.
Come si producono e quali vitigni si usano
La vendemmia per gli ice wine si fa in genere a gennaio. In questo modo, si ha una surmaturazione dell’uva che contribuisce alla concentrazione delle sostanze estrattive prima che si congeli. La raccolta avviene a temperature di massimo a -8°C per evitare che gli acini si ghiaccino completamente, ostacolando l’estrazione del succo. Le uve vengono poi pressate di notte o al mattino presto, in modo che non si decongelino. Questo processo complesso richiede un’enorme quantità di acini, rendendo gli ice wine particolarmente pregiati.
I vitigni più utilizzati includono il Riesling e il Gewürztraminer. Altri vitigni come lo Chardonnay o il Sauvignon Blanc possono essere impiegati, ma meno frequentemente.
Oltre alla difficoltà di trovare un’uva di qualità che resista al congelamento, la produzione di questo vino è resa sempre più difficile a causa del cambiamento climatico.

A quali piatti abbinare gli ice wine
Gli ice wine si abbinano perfettamente a dessert come torte alla frutta, crème brûlée e formaggi come il Gorgonzola o il Roquefort. Sono ideali anche con il foie gras, dove la loro dolcezza bilancia la ricchezza del piatto. Per un’esperienza più innovativa, provateli con i frutti di mare crudi, come le ostriche, per un contrasto sorprendente e raffinato.