Quando si parla di vino, non si può sottovalutare l’importanza del calice. Scopriamo insieme le caratteristiche fondamentali dei calici e le varie tipologie disponibili.
Le caratteristiche dei calici
Un buon calice deve permettere al vino di ossigenarsi, rilasciando così tutti i suoi aromi. La forma è il primo aspetto da tenere in considerazione: un corpo ampio favorisce l’ossigenazione, mentre un bordo sottile permette di gustare meglio il sapore di quello che stai bevendo. La scelta dipende ovviamente dalla tipologia di vino!
Su una cosa, però, non si transige: il materiale. I calici devono essere in vetro o, ancora meglio, in cristallo. Il cristallo è un vetro con una percentuale di ossido di piombo di almeno il 24% che permette di realizzare una coppa trasparente e sottile, perfetta per apprezzare meglio il colore del vino e preservarne la temperatura.
I calici per vino rosso
La scelta del calice varia in base alla tipologia:
• Per vini rossi giovani e freschi i calici adeguati presentano una forma più alta e snella, che consente di mantenere aromaticità e fruttuosità.
• Per vini rossi corposi e maturi si prediligono calici più larghi e con una bocca ampia, che favoriscono l’ossigenazione e l’evoluzione degli odori.
I calici per vino bianco
Anche per il vino bianco, la forma del calice è differente:
• Per vini bianchi giovani e freschi è meglio usare calici stretti che preservano i profumi più delicati.
• Per vini bianchi corposi e maturi i calici tendono ad essere leggermente più larghi, permettendo una maggiore espressione della complessità del vino.
Calici per rosato e orange wine
I calici per vino rosato sono simili a quelli per il bianco, ma con una leggera inclinazione verso un corpo più ampio. Per l’orange wine, invece, si utilizzano gli stessi calici usati per i rossi, dato che tendono ad essere più complessi rispetto ad un bianco.

Calici per spumante
Siamo soliti consumare lo spumante nel classico flûte, ma nel mondo della sommellerie si prediligono i calici più ampi che consentono di diffondere meglio gli aromi e di apprezzare la brillantezza del colore.
Anche la classica coppa, un tempo molto usata per gli spumanti, adesso ha per lo più un valore estetico. Oggi si prediligono calici a tulipano per mantenere viva la bollicina sia per quelli a Metodo Charmat che per quelli a Metodo Classico.
Calici per vini dolci
Per i vini dolci fermi e i passiti, è ideale un bicchiere a tulipano di piccola dimensione, dato l’elevato contenuto zuccherino. Ad esempio, il cosiddetto calice marsala è il più usato nella ristorazione mentre in degustazione un calice ampio consente di valorizzare maggiormente la complessità aromatica.
In conclusione, la scelta del calice non è solo una questione di estetica, ma una vera e propria opportunità per elevare la tua esperienza di degustazione.