Settembre è tempo di vendemmia: ecco quando e come avviene la raccolta dell’uva

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I migliori vini bianchi e rossi italiani, prima di arrivare nelle nostre tavole, subiscono un processo produttivo lungo, delicato ed elaborato che inizia a settembre con la vendemmia.

La vendemmia è la procedura che segna l’inizio della produzione del vino e, sebbene in tanti pensino che questa sia la parte più semplice, la raccolta dell’uva è un momento molto delicato.

Capire quando le uve sono arrivate alla giusta maturazione è fondamentale per produrre vini buoni e di qualità, per questo per vendemmiare è necessario avere non solo molta manualità ma tantissima esperienza.

Cos’è la vendemmia?

La vendemmia è il procedimento attraverso il quale le uve da vino vengono raccolte per essere trasportate all’interno delle cantine e iniziare il processo di vinificazione; per questo motivo si distingue dalla semplice raccolta dell’uva, che invece è il processo attraverso il quale vengono raccolte le uve da tavola.

Quando si fa la vendemmia?

Come tutti sappiamo, il mese che nel nostro immaginario è dedicato alla vendemmia è settembre.

Tuttavia, le uve non arrivano a maturazione tutte nello stesso momento; alcune possono essere raccolte addirittura prima, ad agosto, mentre altre hanno bisogno di più tempo per raggiungere il giusto grado di dolcezza e bisogna attendere novembre per poterle raccogliere.

Il grado di maturazione dell’uva può dipendere da diversi fattori come:

  • il clima;
  • l’area geografica;
  • la composizione del terreno;
  • il tipo di uva;
  • la tipologia di vino che si vuole ottenere.

Ciò che generalmente ci indica che le uve hanno raggiunto la giusta maturazione è il cambio di colore, ma questo non è un fattore affidabile al 100% per stabilire se è arrivato il momento di vendemmiare; per questo motivo, per capire se l’uva è pronta per iniziare il processo di vinificazione spesso si utilizzano dei rifrattometri portatili in grado di misurare il grado di zuccheri contenuti nelll’uva, chiamati Brix.

Di solito le uve destinate alla vinificazione si raccolgono a 12-24 gradi Brix, mentre le uve da tavola si raccolgono a 12-20 gradi Brix.

Come si raccoglie l’uva?

Vendemmia dell'uva, uva raccolta a mano

In passato l’uva veniva raccolta tradizionalmente e rigorosamente a mano, ma ora i tempi sono cambiati e oltre a quello della raccolta a mano, si utilizza un metodo di raccolta più veloce ed immediato: la raccolta meccanizzata.

Chi decide di vendemmiare con il metodo della raccolta meccanizzata si affida all’ausilio di alcune macchine vendemmiatrici, che scuotendo la vite sia orizzontalmente che verticalmente riescono a raccogliere l’uva più velocemente.

Tuttavia, alcune aziende, soprattutto quelle che producono champagne o vini altamente selezionati, preferiscono raccogliere l’uva a mano, in quanto questa modalità garantisce un rispetto maggiore della pianta.

A cosa stare attenti durante la vendemmia?

La vendemmia, come abbiamo anticipato, è un processo che per quanto possa sembrare semplice è alquanto delicato: il modo in cui viene raccolta l’uva, infatti, può influire sull’intero processo di vinificazione.

Per vendemmiare l’uva in modo corretto ed evitare errori importanti è necessario:

  • non raccogliere l’uva bagnata: l’acqua, infatti, durante il processo di pigiatura, potrebbe diluire il mosto e influire sulla sua qualità;
  • non raccogliere l’uva nel primo pomeriggio o, in generale, nei momenti più caldi della giornata: l’eccessivo calore, infatti, potrebbe indurre il processo di fermentazione;
  • evitare di utilizzare contenitori eccessivamente piccoli per riporre l’uva: gli acini devono essere adeguatamente arieggiati ed evitare di schiacciarsi tra di loro;
  • non trasportare l’uva all’interno delle cantine troppo velocemente, ma prendersi il tempo necessario: un trasporto troppo veloce potrebbe indurre la macerazione o la fermentazione delle uve.

Cosa succede dopo la vendemmia?

Dopo la vendemmia si effettua la pulizia delle uve, un processo in cui si separano accuratamente gli acini adatti alla vinificazione da quelli alterati e dagli altri residui della vendemmia.

Dopodiché, si passa alla fase successiva del processo di vinificazione: la pigiatura, che permette di trasformare gli acini in mosto. Il mosto, separato dalle scorie, sarà poi conservato all’interno delle botti o dei fermentatori per un periodo di tempo che può variare tra uno e i 20 giorni. Da qui, ogni vino, proseguirà il suo processo di vinificazione e di affinamento sino all’imbottigliamento finale.

Ogni vino, infatti, ha un suo personale processo di vinificazione che lo rende unico e speciale e permette di esaltare tutte le sue proprietà e le caratteristiche organolettiche.

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